Quando si parla di auto range extender ci si riferisce, generalmente, ad auto elettriche che montano anche un motore a benzina capace di ricaricare la batteria e di alimentare il motore elettrico, tuttavia senza fornire direttamente energia alle ruote. Approfondiamo insieme l’argomento e cerchiamo di capirne di più.
Iniziamo con la nomenclatura. Le auto con range extender possono essere identificate in diversi modi: REEV (Range-Extended Electric Vehicles), EREV (Extended-Range Electric Vehicles), REx o BEVx. A differenza delle auto ibride, il motore termico a benzina ricarica solamente la batteria e non alimenta direttamente le ruote, aumentando di molto l’autonomia complessiva dell’auto ed è per questo che le auto che adottano questa tecnologia vengono comunemente definite come “auto elettriche a benzina”.


In pratica, il motore a combustione, generalmente a benzina, fa da generatore di corrente per ricaricare la batteria dell’auto. L’energia derivante dal motore a benzina, quindi, non viene trasferita direttamente alle ruote e non provoca direttamente il movimento delle ruote. Il motore elettrico, quindi, resta l’unico a muovere effettivamente l’auto grazie all’energia proveniente dalla batteria di trazione, la quale viene appunto ricaricata, una volta giunta sotto una determinata soglia, dal motore termico aggiuntivo. In questo modo si riduce l’ansia da autonomia (Range Anxiety), come leggiamo anche su Moveo, e si può contare su in incremento rilevante delle percorrenze del veicolo. In base al tipo di auto, la tecnologia range extender viene integrata insieme alla presa di ricarica oppure in via esclusiva, rimuovendo di fatto la prassi della ricarica alla colonnina.
Alcune auto di questo genere sul mercato sono la Nissan Qashqai e-Power, la Mazda MX-30 R-EV e la Leapmotor C10 REEV, quest’ultima approfondita non molto tempo fa sulle nostre pagine.
Vediamo di seguito alcuni tra i principali vantaggi e svantaggi delle auto range extender rispetto alle 100% elettriche:
Vantaggi | Svantaggi |
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Maggiore autonomia | Emissioni allo scarico non uguali allo zero |
Minore ansia da ricarica | Maggiore complessità meccanica |
Maggiore velocità di rifornimento |