In occasione dei test sulle microcar elettriche in città, ho voluto far provare un’auto elettrica per la prima volta ad una persona che non ne aveva mai guidata una, ovvero mia madre. Certo, l’esperienza può cambiare in base al mezzo (auto elettrica rispetto ad una microcar elettrica, come in questo caso) ma, quantomeno nei comandi di base, le affinità sono elevatissime. Ecco, quindi, il racconto di quest’esperienza.
Indice
- Cosa hai pensato una volta entrata in un veicolo elettrico?
- Avevi mai guidato un’auto automatica? Come ti sembra avere solo due pedali?
- Che pensi dell’accelerazione e dell’agilità dell’auto, considerando che le microcar hanno comunque potenza limitata?
- Ti genera ansia il pensiero dell’autonomia residua? Pensa se non fosse in sharing
- Hai avuto difficoltà con il pedale del freno?
- Tu che hai un’auto a benzina, la daresti via per usarne una elettrica? Microcar o no che sia?
- Cosa ti blocca ad oggi, oltre al prezzo?
Cosa hai pensato una volta entrata in un veicolo elettrico?
Innanzitutto ho avuto una sensazione positiva, di spazio e comfort. Dall’esterno sembrava più piccola, ovviamente essendo una microcar. Non so se questo vale per tutte le elettriche ma l’idea di avere più spazio all’interno è molto piacevole. Ero un po’ pensierosa all’inizio perchè volevo capire come funzionasse ma poi ho capito ed è risultato tutto molto semplice.
Avevi mai guidato un’auto automatica? Come ti sembra avere solo due pedali?
No, non avevo mai guidato un’auto con il cambio automatico e questo mi ha generato un leggero livello di confusione all’inizio perchè non sapevo dove posizionare il piede sinistro e, stranamente, mi sembrava naturale posizionarlo sul freno, sempre nei primi attimi di orientamento. Prima di partire, tuttavia, mi sono resa conto che semplicemente avrei dovuto tenere rilassata e ferma la gamba sinistra e che tutto il resto sarebbe stato uguale a sempre. Una volta partita, è stato tutto semplice e naturale, con un conseguente innalzamento del comfort di guida.
Che pensi dell’accelerazione e dell’agilità dell’auto, considerando che le microcar hanno comunque potenza limitata?
Sicuramente in partenza la microcar risponde bene all’acceleratore e credo che sulle auto elettriche vere e proprie l’accelerazione sia anche più energica e rapida. Tuttavia, considerando che si tratta di una piccola auto che spesso guidano i giovanissimi anche con patenti inferiori alla B, e che la velocità massima sia limitata a 45km/h, ritengo che per l’uso cittadino sia l’ideale. Guidarla è molto divertente, genera buonumore.
Ti genera ansia il pensiero dell’autonomia residua? Pensa se non fosse in sharing
Un po’ si ma controllerei in tempo le statistiche e la ricaricherei costantemente per averla sempre pronta all’uso con la massima autonomia. Anche se ho percorso pochi chilometri e l’auto aveva più del 60% di autonomia, ho guardato per ben due volte l’indicatore sul cruscotto.
Hai avuto difficoltà con il pedale del freno?
No, ho capito subito che la decelerazione è abbastanza decisa rispetto alle auto tradizionali e che in poco tempo frena parecchio la corsa. Di conseguenza ho saputo subito dosare il pedale del freno per combinarlo con la decelerazione. Ho anche chiesto, nel mentre, a mio figlio se fosse questa la famosa “frenata rigenerativa”.
Tu che hai un’auto a benzina, la daresti via per usarne una elettrica? Microcar o no che sia?
Dipende. Se la mia auto fosse più nuova e richiedesse meno manutenzione probabilmente sarei ancora legata alla mobilità tradizionale, così da non dover pensare sempre alla ricarica. Tuttavia, dato che guido un’auto piuttosto datata e ingombrante, mi piace molto l’idea di passare ad un veicolo più facile da gestire in città. Probabilmente mi orienterei su un veicolo non troppo costoso e ideale per la città ma che sia un’auto e non una microcar. Tuttavia, potrei pensare, qualora decidessi di usare sempre meno l’auto, di avvicinarmi all’idea dello sharing, solo quando necessario.
Cosa ti blocca ad oggi, oltre al prezzo?
L’idea degli incentivi era interessante ma la reale difficoltà è il non avere un posto auto condominiale per poter ricaricare l’auto a fine giornata. Non penso sia il caso di ricaricare sempre e solo presso le colonnine pubbliche, anche per un fattore di costo, e credo che per molti questa difficoltà sia determinante nella scelta.
NB: le opinioni contenute in quest’articolo sono frutto di esperienza e di considerazioni personali e non risultano essere oggettive. Tutto dipende da abitudini, esigenze, gusti e preferenze quindi il nostro consiglio è quello di rapportare ogni scelta ai vostri modi di pensare, vedere le cose e, di conseguenza, ai vostri gusti, alle vostre esigenze e alle vostre abitudini.