Una delle domande più frequenti nel settore delle auto elettriche riguarda la durata della batteria dei veicoli alla spina, intesa come durata nel corso degli anni e non come autonomia per un singolo viaggio. Chi si accinge ad acquistare un’auto elettrica, generalmente più costosa di una tradizionale vettura con motore endotermico, ovviamente si chiede quanti anni di funzionamento possono essere garantiti dalle moderne batterie di trazione. Cerchiamo di fare chiarezza su quest’argomento così delicato.
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Tutte le batterie sono uguali?
La prima cosa da dire è che non esiste una regola sicura, matematica e certa al 100% e che, come per ogni prodotto, ci sono casi in cui la durata effettiva delle batterie supera le stime e casi in cui si verificano dei problemi prima ancora delle tempistiche stimate o della fine della garanzia. Dopotutto, è impossibile che ogni singolo prodotto abbia lo stesso ciclo di vita in quanto le variabili sono molteplici. Detto questo, però, è abbastanza semplice intuire che le batterie delle auto elettriche sono progettate per durare svariati anni e per macinare una quota considerevole di chilometri prima di perdere performance ed efficacia.
Ma di che cifre parliamo? Ogni produttore e veicolo può avere le sue stime, così come diverse garanzie. Una media, generale, che si può ottenere al giorno d’oggi è quella che vede le batterie delle auto elettriche garantite dalla casa madre per circa 8 anni oppure 160.000km. Si tratta, generalmente, di un dato molto vicino tra molteplici produttori e modelli e che, oggi, sembra essere quasi uno standard. Certo, ci possono essere modelli più longevi e meno longevi, sulla carta, ma se vogliamo proprio prendere un dato numerico in esame possiamo farlo con questa media.
Garanzia, cicli e utilizzo
Avere una batteria garantita per 8 anni o 160.000km implica che, quantomeno, l’investimento iniziale viene garantito per almeno 8 anni oppure per 160.000km, a seconda di quale traguardo si raggiunge prima. In base agli utilizzi, quindi, un automobilista può iniziare a valutare quanto tenere l’auto elettrica prima del raggiungimento della soglia. Ma c’è da dire una cosa molto importante: al termine della garanzia non è necessario cambiare auto o sostituire la batteria. Difatti, questi sono dati generici che fanno rientrare eventuali difetti o cali importanti nella salute della batteria (solitamente superiori al 20-25%) nella copertura offerta dalla garanzia del produttore. Ciò non significa che allo scadere degli 8 anni, la batteria è necessariamente compromessa. Anzi, lo vediamo con gli smartphone da tanto tempo, al limite inizieremo a contare su una batteria progressivamente meno prestante rispetto alle migliori condizioni ma non certamente ad una batteria inutilizzabile o da sostituire immediatamente.
Se per gli smartphone, generalmente, prendiamo in esame i cicli di carica e scarica, possiamo fare lo stesso per le auto in quanto le batterie sono molto simili, ovvero agli ioni di litio, nella maggior parte dei casi (ovviamente le batterie possono essere di diverse tipologie e prevedere più o meno cicili in base ai materiali che le compongono).
Ciò significa che è possibile effettuare cicli di ricarica nell’ordine delle svariate centinaia, se non di alcune migliaia, prima di iniziare a notare reali cali di autonomia nell’uso quotidiano. Anche con gli smartphone, infatti, possiamo iniziare a notare alcuni cali solo dopo un paio di anni o anche di più in base a come e quanto viene usato il prodotto. Ecco, il principio è il medesimo, solo che uno smartphone lo si ricarica anche più volte al giorno mentre una macchina elettrica potrebbe anche non richiedere una ricarica quotidiana, soprattutto se usata sporadicamente in città. In ogni caso, i grandi pacchi batteria delle auto elettriche sono progettati per garantire svariati cicli di ricarica.
Un calcolo interessante lo si trova sul sito ufficiale del TCS Svizzero, che parla di 1000-1500 cicli di ricarica. Se mettiamo in relazione questo valore con un’autonomia media di 300km a ricarica, possiamo stimare che la vita utile di un pacco batteria si avvicina a cifre di 300.000 o 450.000km.
In sostanza, bisogna certamente prevedere che dopo un certo numero di anni e, soprattutto, un certo tipo di utilizzo, le batterie delle auto elettriche inizieranno a perdere prestazioni e autonomia ma senza andare nel panico in quanto prima che ciò avvenga ci sono numerosissimi anni e chilometri a disposizione. Difatti, se i produttori garantiscono percorrenze tipiche fino a 160.000km senza perdere più del 20 o 25% della capacità originale, nella realtà si può anche riuscire a raddoppiare questi valori lungo tutta la vita dell’auto, certo perdendo più di 25 punti percentuale ma non rimanendo affatto a piedi.
Come mantenere sane le batterie delle auto elettriche?
Ovviamente, usare l’auto mettendo in pratica i migliori consigli per stressare meno la batteria può avere un grosso risvolto positivo nel bilancio, così come la costanza nel far verificare la batteria ai tecnici specializzati ad ogni intervallo richiesto dalla casa madre così da evitare il più possibile problemi e malfunzionamenti e tenere alto il livello di sicurezza di un elemento così importante.
Ecco alcune best practices per aumentare la durata delle batterie delle auto elettriche:
- Ridurre le ricariche complete oltre l’80% della capacità (classica regola 20-80% per l’uso comune quotidiano)
- Usare una pompa di calore per non stressare troppo il pacco batteria nei climi freddi
- Trovare un buon bilanciamento tra ricariche lente e rapide per non stressare troppo le batterie ad alta potenza
- Preferire parcheggi all’ombra d’estate e cercare di non esporre troppo l’auto al calore eccessivo per tempi prolungati
- Preferire uno stile di guida non aggressivo per aumentare l’autonomia, stressare meno la batteria e ridurre il numero di ricariche contando sulla frenata rigenerativa
Come sempre, gli oggetti possono avere vita lunga se li si tratta con cura, attenzione e perizia. Questi consigli non sono obblighi tassativi ma un insieme di suggerimenti che, anche alternati e messi in relazione alle esigenze personali, possono contribuire ad allungare la vita media della batteria.
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