Shell punta sull’elettrico e si adopera per la creazione di nuove aree destinate alle colonnine di ricarica elettrica con la conseguente dismissione di numerose stazioni di servizio di carburante.
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La transizione di Shell verso la ricarica elettrica
Il famosissimo marchio Shell, uno dei principali nel settore energetico, sembra avere intenzione di puntare sulla transizione elettrica convertendo numerosissimi distributori di carburante, circa 500 all’anno, in aree attrezzate con colonnine di ricarica per la sosta e la ricarica dei veicoli elettrici.
Stando a quanto riportano Green Car Reports e Yahoo! Finance, citando il report di Shell intitolato “2024 Energy Transition Strategy“, il marchio sta aggiornando la sua rete di vendita al dettaglio con l’ampliamento dell’offerta di ricarica per i veicoli elettrici. Ciò significa che il brand riconosce le nuove e mutevoli esigenze dei clienti e del mercato. Nel dettaglio, si parla di piani per cedere circa 500 stazioni di servizio all’anno nel 2024 e nel 2025, comprese quelle in joint venture con altre società, e di aprire nuovi punti di ricarica e aree attrezzate per i veicoli elettrici, soprattutto nei mercati di riferimento di Cina ed Europa, mercati nei quali è in crescita la diffusione della mobilità elettrica.
I piani entro il 2030: 200.000 punti di ricarica Shell
Questa notizia si aggrega a quella sui piani a lungo termine, ovvero entro il 2030, con Shell che prevede di arrivare a 200.000 punti di ricarica per auto elettriche cercando nuove sedi e ampliando quelle già in suo possesso per ospitare sempre più colonnine di ricarica.
Cosa aspettarsi dal futuro delle infrastrutture di ricarica e delle stazioni di servizio?
Con l’aumento della diffusione delle auto elettriche è necessario prevedere un incremento dei punti di ricarica e delle infrastrutture dedicate così da fornire agli automobilisti tutti gli elementi per muoversi in piena serenità e sostenibilità.
Certo, sulla tematica delle stazioni di ricarica si discute da tempo in merito ai servizi accessori e alla concezione degli spazi da dedicare alla sosta per la ricarica. C’è chi ritiene che questi spazi vadano intesi come stazioni di ricarica senza servizi e chi invece le preferisce attrezzate con servizi di vario genere, come le classiche stazioni di servizio.
È, tuttavia, indubbiamente comodo pensare che anche nella transizione elettrica vengano mantenuti i principali aspetti di accoglienza delle stazioni di servizio classiche che i consumatori possono apprezzare durante la sosta per la ricarica. Dopotutto, trovare solo dei punti di ricarica senza servizi potrebbe non essere così piacevole per gli automobilisti in cerca di ristoro durante la pausa-ricarica. Non vediamo l’ora di vedere le soluzioni che Shell proporrà e scoprire anche il futuro delle stazioni di servizio e delle colonnine di ricarica con il progredire dell’elettrico.
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