Il motore elettrico è molto più efficiente di quelli a diesel e a benzina, fino a tre volte, grazie al minore spreco di energia tipico del suo funzionamento, e offre un rendimento che va dall’80% al 90% in media, ovviamente variabile in base alla struttura e alla tipologia del motore stesso. Facciamo chiarezza.
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Come calcolare l’efficienza del motore
Senza dilungarci troppo sui calcoli specifici, tra l’altro molto complessi, l’importante è sapere che l’efficienza del motore si misura in quella che è la sua capacità di convertire l’energia del carburante in movimento effettivo, ovvero nei km percorsi. Per carburante, possiamo intendere diesel, benzina, energia elettrica e tutte le altre varianti, come GPL e Metano ma anche idrogeno.
Nell’atto pratico, la reale capacità di conversione dell’energia dipende da alcuni fattori chiave, come la dispersione di energia sotto forma di calore, e ne deriva che i motori termici perdono una buona parte della loro energia, addirittura circa il 40% o il 50%, mentre i motori elettrici ne perdono all’incirca il 10% o il 20%, sempre in media e senza dilungarci troppo sui calcoli avanzati.
Differenze tra motore termico ed elettrico e rendimento
Vi basti sapere che sui motori a scoppio, come anticipa già il nome, l’energia si trasforma tramite combustione del carburante; questa combustione genera molto calore e disperde parte dell’energia che, quindi, non viene utilizzata per la conversione in energia cinetica. Poi ci sono altre perdite dovute ad una seconda fase di trasformazione dell’energia, la quale deve prima attivare il movimento del motore e che poi deve essere convertita nuovamente in movimento rotatorio, quello che appunto fa girare le ruote e avanzare l’auto.
Al contrario, un motore elettrico disperde una quantità decisamente minore di energia in quanto la conversione dell’energia porta direttamente ad una rotazione delle ruote, senza troppi passaggi. Difatti, i motori elettrici sono posizionati direttamente sugli assi delle auto e non disperdono altra energia tramite un complesso incastro di organi meccanici. Certo, l’attrito e il surriscaldamento fanno perdere energia anche al motore elettrico ma in misura minore.
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Autonomie e potenziale energetico
A questo punto manca un solo aspetto per considerare la questione dell’efficienza: l’autonomia e le percorrenze. Se il motore elettrico è così efficiente, l’autonomia non dovrebbe essere molto più elevata? In realtà, ciò che influenza l’autonomia è il potenziale energetico di diesel e benzina che è ancora molto più elevato di quello contenuto nelle batterie delle auto elettriche che, tra l’altro, pesano anche molto di più dei serbatoi delle auto tradizionali che, in media possono stoccare non più di 60-70 litri. Inoltre, c’è da considerare anche le potenziali perdite tra i cicli di carica e scarica e tra la conversione della ricarica AC e DC.
Ne deriva che un’auto con un’alimentazione che ha un minore potenziale energetico e, soprattutto, che pesa molto di più a causa dei numerosi kg di peso di una batteria, ad oggi garantisce autonomie non così elevate in rapporto all’efficienza del motore. Tuttavia, nel corso del tempo assisteremo – e già stiamo assistendo – ad uno sviluppo sempre maggiore delle batterie e ci aspettiamo risultati molto più soddisfacenti.