Secondo il Governo Meloni, bisogna valutare le alternative all’elettrico – es. biocarburanti – per la transizione verde.
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Elettrico e biocarburanti, la posizione del Governo Meloni
“Il nostro obiettivo è la decarbonizzazione, ma decidere adesso quale sia l’unica maniera per perseguirla è limitante. Un’alternativa è l’utilizzo di biocarburanti, e-fuel e anche dell’idrogeno”. Così il ministro Gilberto Pichetto Fratin è intervenuto al #FORUMautomotive che si è svolto a Milano lo scorso 21 marzo in merito all’immatricolazione delle sole auto elettriche a partire dal 2035 nell’Unione Europea.
L’elettrico non è la panacea di tutti i mali, per varie ragioni. È quanto emerge dall’intervento di Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati del 22-03-2023, di cui alleghiamo l’intervento completo in forma video (Fonte: Palazzo Chigi).
“Non mi sfugge come i componenti fondamentali dell’elettrico vengano estratti con tecniche che devastano l’ambiente perché non mi sfugge che quei componenti vengono prodotti prevalentemente in Cina con le centrali a carbone”.
Ha spiegato il Premier Giorgia Meloni nei giorni scorsi.
Ciò che Meloni propone è diversificare il lavoro sul tema energetico proponendo tecnologie che vadano a perseguire l’obiettivo di decarbonizzazione ma che non distruggano il sistema produttivo nazionale.
Infine, secondo il Presidente del Consiglio dei ministri, l’Italia rischierebbe di passare dalla dipendenza del gas a quella dei componenti elettrici cinesi, con conseguenti rischi per la sovranità nazionale.
Cosa succede nell’UE?
Al momento, l’ipotesi dello stop all’endotermico – inizialmente data per scontata – ha subito una battuta d’arresto dopo l’incontro tra la Germania e l’UE. Nella giornata di Sabato 25 Marzo, però, è arrivato l’accordo tra UE e Germania per i carburanti sintetici (e-fuel) quindi bisogna solo capire come verrà gestita, in termini pratici, l’immatricolazione delle auto con motore endotermico alimentate esclusivamente da e-fuel.
Le testate straniere di settore come Euronews ed EBA hanno mostrato dati che evidenziano la propensione degli europei per l’elettrico, ma pare quindi che ora si potranno sviluppare roadmap in favore di auto con carburante sintetico ma pur sempre a combustione in alternativa all’elettrico.
Vedremo cosa accadrà nei prossimi tempi e capiremo quali saranno le strade da percorrere, le opinioni sugli e-fuel e sulla transizione energetica, sia su base nazionale che europea. Vi aggiorneremo, come sempre, con gli sviluppi in merito.
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Gli ultimi sviluppi aggiornati
L’Italia, dopo l’accordo tra UE e Germania, continua a voler puntare sui biocarburanti – differenti in termini tecnici e tecnologici dagli e-fuel – nonostante lo scetticismo già espresso da parte dell’UE. L’Italia non ha la possibilità di bloccare l’iter come nel caso della Germania, motivo per il quale sarà difficile notare aperture ai biocarburanti prima del voto definitivo atteso per Martedì 28 Marzo ma il Governo continua ad esprimere la sua volontà di perseguire gli obiettivi comuni in termini di emissioni, puntando anche sui biofuels per tutelare il tessuto produttivo e i posti di lavoro.
Di seguito i tweet di Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e Gilberto Picchetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, in merito:
Il governo è determinato a proseguire nella strada del buonsenso: a tutela di posti di lavoro, ambiente e attività produttive e per non fare solo un enorme regalo alla Cina è necessario che l’Europa apra anche ai biofuels. pic.twitter.com/sjiQhACMb5
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 25, 2023
Conto che Bruxelles non si dimostri irragionevole e sorda ai richiami che provengono da un Paese fondatore come l’Italia.
— Gilberto Pichetto (@GPichetto) March 25, 2023
Siamo impegnati a centrare, in anticipo, gli obiettivi che porteranno l’Europa a essere un continente energeticamente neutrale entro il 2050. pic.twitter.com/q4fP3GwOVX