Il progetto Renault Emblème è molto interessante e ambizioso e mira alla realizzazione di una sinergia di sviluppo e produzione che abbraccia tutti gli aspetti della vettura e della decarbonizzazione. Scopriamone i vari dettagli.
Indice
Premesse e approccio sulla sostenibilità
Questo modello nasce da un contesto che prende in considerazione la decarbonizzazione in senso ampio e si pone come esempio di un progetto nato con la massima attenzione a tutti gli elementi della decarbonizzazione e all’intero ciclo di vita. I punti cardine sui quali si sono focalizzati Renault e Ampere sono cinque:
- Eco-design
- Scelta delle risorse
- Produzione
- Utilizzo
- Fine vita
La Renault Emblème, svelata al Salone dell’Auto 2024, è il frutto di questo approccio e, secondo quanto leggiamo sul comunicato ufficiale Renault, emette – nel suo intero ciclo di vita – il 90% in meno di gas a effetto serra (CO2e) rispetto ai veicoli equivalenti prodotti ai nostri giorni.
Il veicolo è quindi stato studiato con specifiche rigorose per ridurre del 70% l’impronta di carbonio di tutte le materie come acciaio, alluminio, plastica, pneumatici, vetro, elettronica e così via, ed è stato progettato con almeno il 50% di materiali riciclati e con un grado di riciclabilità che va oltre il 90%. Ad esempio, i materiali esterni come acciaio, alluminio e plastica, sono tutti riciclabili al 100% a fine vita.
Emblème incarna il nostro approccio ecosistemico e la portata della nostra ambizione di costruire un futuro sostenibile grazie all’innovazione tecnologica. È la prova che l’auto è sempre la forza motrice del progresso… un’equazione che deve tener conto anche dell’emozione! Incarna il futuro linguaggio stilistico della Marca Renault, quella che chiamiamo “La Nouvelle Vague “. In media, le auto termiche hanno un’impronta di 50 tonnellate; per Embleme, le tonnellate sono 5 … dalla culla alla tomba. Un capolavoro.
Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault e di Ampere
Stando a quanto leggiamo sul comunicato, in merito all’Analisi del Ciclo di Vita (ACV), ovvero ad uno strumento scientifico che permette di realizzare una valutazione quantitativa degli impatti ambientali di un veicolo per l’intero ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prime alla produzione dei componenti, passando per assemblaggio, trasporto, utilizzo del veicolo, manutenzione e riciclo, l’obiettivo del progetto Emblème è di raggiungere un totale di 5 tonnellate di CO2e “dalla culla alla tomba”. Questo strumento consente di calcolare il potenziale riscaldamento climatico dovuto alle emissioni di gas a effetto serra misurate in CO2equivalente (ovvero CO2e). Nell’analisi condotta, il Gruppo Renault ha scelto come base di calcolo i consumi reali dei suoi veicoli su 200.000km.
Il risultato dell’Analisi del Ciclo di Vita di Renault Megane E-Tech Electric è di 24 tonnellate. Questa cifra, che è quasi la metà dei modelli equivalenti alimentati da combustibili fossili (50 tonnellate di CO2e per Captur versione benzina), dimostra che, in termini di CO2e, la mobilità al 100% elettrica è più virtuosa. Partendo da questa base, l’obiettivo del progetto Emblème è di raggiungere un totale di sole 5 tonnellate di CO2e “dalla culla alla tomba”. Ossia una riduzione di circa il 90%!
Comunicato ufficiale Renault Emblème
Design della demo car Renault Emblème
Il design della vettura, sviluppato tramite l’approccio olistico che ha coinvolto lo sviluppo di tutta la Emblème, fonde sportività ed eleganza con un particolare focus sull’aerodinamica senza compromettere l’abitabilità interna.
Le dimensioni di Renault Emblème parlano di una lunghezza di 4,80 metri e di un’altezza contenuta di 1,52 metri, il tutto con un passo lungo 2,90 metri. Le linee sono sinuose e fondono elementi da coupé con quelli di una familiare, a conferma dell’intenzione del marchio di continuare a fare innovazione nei segmenti C e superiori.
La tinta proposta si chiama verde dicroico e assume sfumature diverse in base all’angolazione.
L’aerodinamica è, come accennato, uno dei punti chiave del design di Renault Emblème. Il Cx è stato migliorato grazie alla tecnologia digital twin e ai sistemi di simulazione digitale all’avanguardia forniti dalla scuderia BWT Alpine F1 Team.
In questo modo, l’ottimizzazione aerodinamica è stata sviluppata senza creare mock-up con un prezioso risparmio di tempo e di CO2e. Tra gli elementi principali in termini di aerodinamica, la Emblème si caratterizza per la mancanza di retrovisori (sostituiti da due telecamere nei passaruota) e per la presenza di maniglie incassate nella carrozzeria.
Ancora, le alette nella parte inferiore del paraurti anteriore sono attive e si aprono/chiudono in funzione dell’esigenza di raffreddamento dei componenti meccanici. Troviamo poi il fondo piatto, ispirato dalla Formula 1, arricchito da un diffusore attivo sul paraurti posteriore. Anche gli pneumatici da 22″ sono alti e stretti e hanno scarsa resistenza al rotolamento.
La massa del veicolo è contenuta e si attesta sui 1800kg grazie ad un lavoro di riduzione dei chili superflui.
Interni e tecnologia della demo car Renault
L’obiettivo di Renault su questo modello è stato quello di razionalizzare i materiali che costituiscono gli interni della Emblème, andando oltre ciò che aveva fatto la Scenic Vision con il suo poliestere 100% riciclato e riciclabile per schiuma, sellerie e cuciture dei sedili.
In questo caso, il poliestere intessuto per i sedili è stato anche termoformato per rivestire il pianale. Inoltre, incorpora gli scarti colorati delle sellerie per conferire agli interni un’atmosfera più calda. I colori del poliestere intessuto, al 100% riciclato e riciclabile, sono ottenuti da solo quattro fili di colori diversi secondo un processo di sintesi additiva che non necessita di coloranti e che riduce le emissioni di CO2e. La schiuma degli schienali dei sedili è biocircolare, ossia prodotta da scarti biologici, invece la plancia è rivestita di lino prodotto in Normandia.
All’interno sono anche presenti parole e testi poetici ed ispirazioni come “apri la mente” o “il viaggio”.
La tecnologia della vettura si mostra in grande stile con un display curvo OpenR Panorama che si sviluppa lungo tutta la plancia per 1,2 metri (8K, 48″) e che mette a disposizione di conducente e passeggero tutte le informazioni dedicate. La maggior parte delle funzioni si possono controllare tramite comandi al volante o tramite un secondo touchscreen sulla console centrale. Inoltre, sempre a tema di efficenza, i display sono efficienti dal punto di vista energetico grazie alla disattivazione automatica dei LED nelle zone nere dello schermo e grazie alla riduzione mirata della luminosità.
Nel sistema operativo è presente anche l’intelligenza artificiale che offre soluzioni utili per migliorare l’esperienza di bordo e l’assistenza al conducente, anche dal punto di vista dell’efficienza energetica. Le app eco score e safety score aiutano a motivare i conducenti e offrono suggerimenti e consigli mentre i dispositivi di assistenza alla guida aiutano quando necessario. Non manca un sistema chiamato Active Driver Assist che da accesso alla guida autonoma.
Scheda tecnica di Renault Emblème
La scheda tecnica di Renault Emblème parla di una doppia fonte energetica per il suo motore elettrico: batteria e celle a combustibile (idrogeno). Il motore elettrico è a rotore avvolto, senza terre rare, da 160kW mentre le due fonti energetiche sono le seguenti:
- Batteria NMC (Nichel Manganese Cobalto) da 40kWh
- Cella a combustibile PEMFC da 30kW con serbatoio di idrogeno di 2,8kg
L’architettura del gruppo motopropulsore si basa sulla piattaforma AmpR Medium e integra i vari elementi mantenendo un baricentro basso e una ideale distribuzione delle masse per una maggiore efficienza energetica.
La doppia fonte energetica (chiamato anche sistema bi-energy) permette all’auto di muoversi sfruttando la batteria oppure la cella a combustibile per una maggiore autonomia complessiva e una più versatile gestione. La batteria si può ricaricare tramite presa, colonnina, frenata rigenerativa e celle fotovoltaiche sul tetto dell’auto mentre il serbatoio di idrogeno può essere rifornito in pochi minuti, con tempi vicini a quelli di un rifornimento tradizionale di carburante. Ne deriva che per i lunghi spostamenti, l’idrogeno rappresenta una soluzione comoda e che richiede meno tempo rispetto alle ricariche.
Insomma, si tratta di un sistema in grado di mantenere i numerosi vantaggi della guida elettrica (ad esempio la silenziosità, la riduzione di vibrazioni, l’accelerazione istantanea e così via) offrendo una maggiore versatilità e autonomia, conciliando le due tecnologie e configurandosi come un’alternativa al puro elettrico, nonostante sia ancora in fase di sperimentazione.
Stando al comunicato ufficiale, la Renault Emblème può percorrere fino a 1000km in un tempo equivalente a quello delle auto termiche.
Renault Emblème può percorrere fino a 1.000 km in un tempo equivalente a quello delle auto termiche: senza ricarica elettrica, con soli due pieni di idrogeno effettuati in meno di cinque minuti, per un’autonomia di 350 chilometri ciascuno. Ad esempio, per andare da Parigi a Marsiglia, il 75% dell’elettricità consumata dal veicolo è prodotta dalla cella a combustibile, senza emissioni se non lo scarico dell’acqua.
Comunicato ufficiale Renault
Questa tecnologia, interessantissima per i veicoli commerciali (ad esempio il Renault Master H2 Tech) può essere applicata alle autovetture, secondo il Gruppo Renault, quando, per rispondere in primis alle esigenze del trasporto su strada, le stazioni di idrogeno saranno ampiamente diffuse sulla rete autostradale.
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Produzione e prospettive future
La Renault Emblème è stata pensata come una vettura di serie basata su una produzione locale e responsabile e assemblata in stabilimenti decarbonizzati.
Ad esempio, il gruppo motopropulsore è prodotto localmente nel Centro ElectriCity e il motore elettrico è realizzato nello stabilimento Ampere di Cléon. Ancora, la vasca di alloggiamento delle batterie viene realizzata nello stabilimento Ampere di Ruitz.
Per maggiori informazioni sulla Renault Emblème potete visitare il sito ufficiale del marchio automobilistico.
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