Le navi a idrogeno sono delle imbarcazioni che possono muoversi tramite propulsione sostenuta dall’alimentazione a idrogeno o che possono contare sull’alimentazione a idrogeno per i sistemi di accoglienza e ristorazione a bordo, magari durante le soste nei porti. Approfondiamo l’argomento di seguito.
Indice
Come funzionano le navi a idrogeno
L’idrogeno è una fonte di energia che può muovere i motori elettrici per consentire alle navi di muoversi al meglio e senza emissioni locali di CO2. Ma non solo, può anche essere usato per alimentare i sistemi di bordo durante le soste in porto che diventano quindi green.
L’idrogeno, immagazzinato nei serbatoi, reagisce con l’ossigeno circostante, prelevato appunto dall’aria, per generare energia elettrica, acqua e calore. Proprio acqua e calore sono le emissioni della propulsione a idrogeno, quindi non inquinanti. Si parla di Fuel Cell, ovvero di celle a combustibile (o a carburante).
Le prospettive delle navi a idrogeno
Le navi a idrogeno sono estremamente interessanti nell’ottica della transizione ecologica e della mobilità sostenibile anche dei grandi mezzi e non solo di auto e moto. La diffusione di questo genere di tecnologia potrà certamente aiutare a raggiungere una importante riduzione delle emissioni nel settore della navigazione.
Una delle sfide relative alle navi a idrogeno e alla nautica a idrogeno, in senso ampio, risiede nell’approvvigionamento e nel trasporto dell’idrogeno quindi, nello specifico, in riferimento alle strutture di produzione e stoccaggio e ai serbatoi di bordo. Ne deriva che le strutture di stoccaggio devono essere dotate della giusta tecnologia, soprattutto in merito alla pressurizzazione e alla refrigerazione (come si legge anche sul sito di Baumueller), e che l’ideale sarebbe posizionare stazioni simili nei porti sulle rotte principali per garantire la massima efficienza a queste navi.
I vantaggi dell’idrogeno
Le prospettive sono buone ma, come per tutte le tecnologie di mobilità sostenibile, è fondamentale l’apporto di tutti, dalla politica alla scienza e bisogna considerare i numerosi vantaggi derivanti da questa tecnologia.
Come già anticipato, durante la navigazione a idrogeno non vengono create emissioni locali inquinanti per l’ambiente. Inoltre, l’energia utile per la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno può avvenire anche da fonti verdi, ad esempio l’energia eolica, rendendo tutto ancora più sostenibile.
Tra i vantaggi, inoltre, troviamo la possibilità dell’idrogeno di garantire energia senza soste prolungate necessarie per la ricarica (basta un rifornimento di idrogeno per poter ripartire) così come la possibilità di alimentare a idrogeno i sistemi elettrici di bordo e non inquinare durante le operazioni di accoglienza nei porti.
Esempi di navi a idrogeno: Esplora Journeys e Norwegian Ship Design
Il settore navale inizia a puntare sempre di più su queste tecnologie, ad esempio con i traghetti mossi a idrogeno e le navi da crociera con l’ausilio dell’idrogeno per l’uso in porto a motori spenti.
Un primo esempio è quello che leggiamo sul sito Norwegian Ship Design: queste navi a idrogeno sono state progettate e sviluppate in collaborazione con Torghatten Nord e saranno costruite presso il cantiere navale di Myklebust in Norvegia. Si parla di due traghetti lunghi 117 metri con capacità di 120 auto e 599 passeggeri. I traghetti dovrebbero quindi essere le più grandi navi alimentate a idrogeno del mondo: ogni nave avrà 6400 kW di celle a combustibile con sistemi ausiliari associati (ovvero l’ibrido diesel/elettrico). L’idrogeno di bordo verrà immagazzinato in forma compressa.
Per citare un secondo esempio, la divisione crociere del Gruppo MSC ha scelto di puntare in questa direzione con l’ordine di due navi a idrogeno a Fincantieri per il brand Explora Journeys.
La Divisione Crociere del Gruppo MSC ha confermato oggi l’ordine di due navi a idrogeno per il suo brand di lusso Explora Journeys con Fincantieri, confermando il suo impegno a raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2050, grazie alla ricerca di tecnologie ambientali nuove e avanzate per le navi di lusso.
Fonte: Fincantieri
Nel dettaglio, parliamo di una soluzione a idrogeno utile per le operazioni alberghiere durante la sosta nei porti con conseguenti emissioni di carbonio locali azzerate a motori spenti.
Le due nuove navi perseguiranno l’utilizzo di idrogeno liquido con celle a combustibile per le operazioni alberghiere durante la sosta nei porti, per eliminare le emissioni di carbonio a motori spenti. Le navi saranno inoltre dotate di una nuova generazione di motori a gas naturale liquefatto che affronteranno ulteriormente il problema dello slittamento del metano con l’uso di sistemi di contenimento.
Fonte: Fincantieri
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