Dopo aver raccontato la mia esperienza con i monopattini elettrici in città, soprattutto quelli in sharing, sono pronto a raccontarvi anche ciò che ho potuto sperimentare con il noleggio delle microcar elettriche.
Quando sono uscite sul mercato le prime microcar elettriche sono stato subito entusiasta in quanto ritengo che questo genere di vettura sia ideale per muoversi in città con massima comodità e agilità. Per microcar elettriche intendiamo modelli come la Fiat Topolino, la Citroën AMI, la XEV YoYo e tante altre. Tuttavia, rispetto alle mie esigenze, l’acquisto di una microcar elettrica non rappresenta ancora l’ideale, per una serie di motivi, ed ho sperato a lungo di poterne provare una in sharing, da usare quindi solo quando necessario.
Quando hanno messo a disposizione le prime microcar elettriche in sharing nella mia città, ho subito pensato a come avrei potuto usare il servizio, considerando anche le tariffe generalmente superiori a quelle per il noleggio dei monopattini elettrici. Dopo qualche viaggio in microcar elettrica, positivissimo per quanto riguarda l’esperienza d’uso, mi sono fatto un’idea, del tutto personale, sui vantaggi e sugli svantaggi di questa soluzione.
Ovviamente, la mia esperienza si basa anche sulle tariffe e sul traffico abituale della mia città, quindi non è un discorso applicabile ovunque. Per darvi, in linea generale, i termini di valutazione: per un piccolo tragitto di circa 3km, con un livello medio di traffico, della durata di circa 20 minuti, il prezzo complessivo è superiore agli 8€ tramite tariffa standard. Gli abbonamenti esistono, ovviamente dipende dal fornitore dei mezzi, e vanno valutati in base alle esigenze personali.
L’uso della microcar elettrica è straordinariamente semplice: basta sbloccarla, entrare in auto, regolare gli specchietti, mettersi la cintura, accendere il quadro, impostare la marcia su D (Drive) o R (Retromarcia) e partire. In questo modo, tramite una semplicissima pressione sull’acceleratore, l’auto si muove facilmente e riesce a sgusciare nel traffico cittadino senza alcun problema. L’uso è molto intuitivo, caratteristica che si adatta particolarmente anche ai conducenti meno esperti e più giovani e anche a chi non ha mai guidato un’auto elettrica oppure un’auto con cambio automatico. Con l’acceleratore ci si muove, rilasciando il pedale si rallenta anche di molto e poi si frena per fermarsi completamente. Niente frizione, niente cambio, nessuna distrazione aggiuntiva. L’esperienza, quindi, è più che positiva se consideriamo il veicolo nel suo complesso. In questo caso, parliamo di una Citroën AMI, una delle più interessanti e consigliate microcar elettriche sul mercato.
In base alle esigenze, invece, bisogna valutare se è preferibile investire sull’acquisto del mezzo o se è consigliato muoversi con brevi noleggi quando necessario. Da quanto ho avuto modo di sperimentare e capire, la microcar elettrica in città è l’ideale per muoversi in zone in cui è difficile trovare parcheggio, così come è perfetta per muoversi quando piove o fa molto freddo ma anche quando si hanno dei bagagli. Mettiamo il caso che ci si debba spostare dalla stazione a casa o viceversa: l’uso di una microcar elettrica offre sicurezza e agilità per portare con sé il trolley o la valigia, a differenza di un monopattino elettrico sul quale non è possibile portare alcun bagaglio. Ancora, rispetto ai monopattini, è perfetta per non bagnarsi in caso di pioggia. Inoltre, quando ci si deve spostare in due persone è una soluzione ideale in quanto i monopattini elettrici sono ovviamente per una sola persona e le bici elettriche sono ugualmente per una sola persona. Si può anche pensare, se si è in due, di dividersi la spesa per rendere più sostenibile uno spostamento con una microcar elettrica, dotata quindi di due posti a sedere.
Sempre utile, considerando i costi dello sharing, è la possibilità di usare la microcar elettrica per un giro di commissioni in città, con la sicurezza di mettere in pausa il noleggio ma tenere l’auto riservata per ritrovarla pronta (e non noleggiata da altri) quando si terminano le dovute commissioni, ovviamente pagando un piccolo supplemento. Bisogna però prevedere e calcolare tempi e costi altrimenti il totale di fine noleggio può salire.
Di conseguenza, decisamente meno utile è l’uso della microcar elettrica in sharing per situazioni protratte nel tempo, ad esempio per andare in palestra o al cinema o ancora ad una cena: il rischio di non trovarne una per il ritorno è alto, soprattutto se in città non ce ne sono molte come nel mio caso, e il costo sale troppo se si sceglie di bloccarla per tutto il tempo necessario. Meglio puntare su altre forme di mobilità in questi casi.
NB: le opinioni contenute in quest’articolo sono frutto di esperienza e di considerazioni personali e non risultano essere oggettive. Tutto dipende da abitudini, esigenze, gusti e preferenze quindi il nostro consiglio è quello di rapportare ogni scelta ai vostri modi di pensare, vedere le cose e, di conseguenza, ai vostri gusti, alle vostre esigenze e alle vostre abitudini.