Ormai sempre più persone stanno passando alle auto elettriche, seppur con un ritmo contenuto, e per il futuro iniziano a delinearsi alcune ipotesi sull’introduzione delle accise per le auto elettriche e le ricariche. Ma è uno scenario plausibile? Ecco le prime informazioni da sapere in merito.
A parlare delle accise sulle auto elettriche è stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’Automotive Dealer Day. Come riportato anche da Moveo, si è parlato dell’effetto che avrà l’elettrificazione sullo spostamento delle accise del carburante alle nuove forme di alimentazione. Secondo Giorgetti, non si tratterà solo di una riduzione del gettito, ma di una significativa traslazione.
In sostanza, il Governo starebbe valutando di introdurre le accise sulle auto elettriche per recuperare il guadagno derivante da quelle già presenti sui carburanti. Infatti, con una maggiore riduzione in strada di veicoli con motore endotermico, sempre meno persone faranno rifornimento e di conseguenza il guadagno per le accise sarà sempre più basso.
Tuttavia, al momento non è ancora chiaro come possa avvenire questa “traslazione” delle accise: l’ipotesi più accreditata è quella di “spostarle” dal rifornimento dei carburanti alla ricarica elettrica. Una mossa che potrebbe funzionare ma che deve essere specificata nei vari dettagli e che sicuramente richiederà lunghi tempi burocratici. D’altra parte, questo discorso ha già sollevato molte polemiche, soprattutto da parte di chi ritiene ancora molto costosa la transizione ecologica nel settore della mobilità.
In ogni caso, è bene ricordare che per lo Stato, gli introiti derivanti dalle accise sui carburanti sono praticamente irrinunciabili. Si tratta di un’entrata fondamentale che affonda le sue radici nel lontano 1921. Ora non resta che aspettare ulteriori aggiornamenti su questa tematica che, seppur di attualità, richiederà tempo per essere analizzata, determinata e messa in atto.