Per ricaricare un’auto elettrica esistono diversi metodi di pagamento, ad esempio tramite applicazione per smartphone o tessera di ricarica, e il mercato si evolve per fornire sempre più accordi di interoperabilità tra i fornitori di energia, i marchi automobilistici e le infrastrutture di ricarica. Tutto questo, ovviamente, è teso a migliorare l’esperienza di rifornimento elettrico per gli automobilisti, i quali possono collegare l’auto alle colonnine e pagare con più semplicità rispetto ai classici distributori di carburante, soprattutto senza dover portare con sé i contanti. Ora analizziamo da vicino le tessere di ricarica per auto elettrica.
Indice
Cosa sono le tessere di ricarica per auto elettrica
Le tessere di ricarica per auto elettrica sono delle card da tenere nel portafogli e da avvicinare alle colonnine sparse per le città e le strade quando ci si ferma per ricaricare l’auto elettrica o ibrida plug-in. Si tratta di una sorta di tessera identificativa delle dimensioni di una carta di credito o delle moderne patenti di guida e carte d’identità elettroniche capace di indicare alla colonnina dove andare ad addebitare il costo della ricarica, ad esempio su un conto corrente legato all’utenza oppure su una carta di pagamento associata o, persino, sull’abbonamento eventualmente sottoscritto dall’utente (si scalano i kW utilizzati esattamente come avviene con i GB nel settore della telefonia).
Ad oggi, ci troviamo in una situazione di passaggio tra i tempi in cui esistevano molteplici carte di ricarica, dei provider e dei brand automobilistici, e l’avanzare di servizi più universali, con supporto alle app per smartphone. Inoltre, la prospettiva futura è quella che vede una tessera universale e sempre più accordi tra i player del settore della ricarica in grado di permetterci di ricaricare l’auto presso le colonnine di diversi operatori senza cambiare app o tessera, grazie all’interoperabilità di cui si sente tanto parlare.
In sostanza, la tessera di ricarica per auto elettrica equivale al proprio profilo all’interno dell’app del fornitore di energia o del servizio di ricarica prescelto. Tuttavia, avere una carta fisica permette di ricaricare l’auto anche in caso di malfunzionamento dello smartphone o dell’app, così come in caso di batteria scarica (del telefono, oltre che dell’auto). Se l’uso dell’app è generalmente gratuito, l’emissione della tessera di ricarica può comportare dei costi quindi, se la si richiede, bisognerà prevedere il classico costo di emissione, variabile in base all’operatore.
Come si usa la tessera di ricarica
La tessera di ricarica si utilizza, generalmente, tramite protocollo RFID o NFC, quindi avvicinandola alla colonnina per sbloccare la ricarica e far partire il processo. Niente di più semplice: ci si ferma sull’apposito stallo, si avvicina la tessera alla colonnina in prossimità dell’apposito simbolo, e si procede con il collegamento dei cavi di ricarica. Ovviamente, per motivi di sicurezza, non è necessario lasciare la tessera nei pressi della colonnina dopo l’autenticazione quindi non si corre il rischio che questa venga rubata.
Quali tessere RFID esistono? Esiste una tessera di ricarica universale?
L’obiettivo è, come dicevamo prima, avere una tessera di ricarica per auto elettrica universale e sarebbe bello se anche a livello di applicazioni per smartphone ci fosse una sorta di unificazione in nome dell’interoperabilità. Ad oggi, esistono numerose tessere di ricarica, suddivise in quelle degli operatori e quelle dei marchi automobilistici. Ecco una tabella riepilogativa di alcune delle più famose.
Provider | Marchio | Reti di ricarica | |
---|---|---|---|
Acea e-mobility card | ✔️ | 23.000 punti sul territorio nazionale | |
BMW Charging Card | ✔️ | 711.953 punti ricarica di tutta Europa | |
E-mobility Card (Duferco) | ✔️ | 35.000 punti di ricarica in Italia | |
E-tron Charging Service (Audi) | ✔️ | Oltre 600.000 punti di ricarica in Europa | |
Enel X | ✔️ | 330.000 punti di ricarica presenti in tutto il mondo | |
Keyfob (Evway) | ✔️ | 570.000 colonnine in Europa | |
Mercedes me Charge | ✔️ | 711.953 punti ricarica in Europa | |
Nextcharge | ✔️ | Rete in continua crescita |
Infine, esiste la Chargemap Pass che è una tessera di ricarica universale con più di 1500 reti
compatibili e zero costi mensili. Sostanzialmente, una volta pagato il costo di emissione della carta (19,90€), si può accedere al servizio che integra una vastissima gamma di fornitori di energia, tutti raggruppati nelle mappe presenti nell’app e facilmente attivabili tramite app stessa o tessera.
Molto comoda quindi e vicinissima all’idea definitiva di tessera di ricarica universale da usare per ogni esigenza di ricarica. Certo, tutto sarebbe stato più facile a monte se le colonnine di ricarica avessero accettato dall’inizio anche le carte di credito e di debito ma ciò non è accaduto in quanto è solo una piccolissima parte a farlo, ad oggi. Si stima che circa l’85% delle stazioni di ricarica non propongano il pagamento con carta di credito, stando a quanto si legge sul sito di Chargemap.
Il servizio mette a disposizione l’accesso a più di 530.506 punti di ricarica per veicoli elettrici, di diversi provider tra cui spiccano IONITY, Enel X e tanti altri. Infine, nella rete Chargemap sono persino indicate le colonnine gratuite che è possibile trovare sulla mappa con l’apposito filtro.
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