Guidare in modalità 100% elettrica non è un’esclusiva delle nuove auto e, in un certo senso, può essere fatto anche su automobili più datate grazie ad uno specifico processo di trasformazione e conversione chiamato Retrofit elettrico.
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Cos’è il Retrofit elettrico?

Il Retrofit elettrico è una vera e propria conversione di un’automobile che da termica diventa completamente elettrica mediante l’uso di un kit sviluppato appositamente e certificato dal Ministero dei Trasporti.
Si tratta di una pratica regolamentata e in vigore che gli interessati e le aziende specializzate possono seguire per trasformare un veicolo, magari di particolare rilevanza storica o particolarmente importante a livello affettivo per il proprietario, in un modello perfettamente funzionante ed eco-sostenibile.
Qui si apre un capitolo completamente diverso che può far scaturire enormi dibattiti: perchè mai si dovrebbe snaturare un’auto storica con un kit di conversione? La risposta è molto semplice: non c’è alcun obbligo di convertire un’auto storica in una 100% elettrica ma questo potrebbe salvarla dal destino di restare chiusa in garage e di non poter più circolare a causa delle norme sempre più stringenti sulle emissioni.
In che modo si può trasformare un’auto?

Contrariamente a quanto si pensa, il Retrofit elettrico non comprende solo la sostituzione del motore termico con un motore elettrico alimentato a batteria. Ci sono numerosi altri equipaggiamenti di bordo che vanno adattati e sostituiti per rendere la vettura in grado di essere omologata per l’uso su strada.
In base alle esigenze e al kit da utilizzare, si può convertire la propria auto in una pura 100% elettrica oppure in una versione ibrida meno estrema ma comunque valida per ridurre le emissioni.
Generalmente, gli elementi di cui si compone un kit Retrofit elettrico sono:
- Motore elettrico
- Batteria agli ioni di litio
- Cablaggi
- Sistemi di controllo e centraline
In alcuni casi è opportuno anche valutare la modernizzazione di altri impianti di bordo per adeguarli alla nuova architettura elettrica.
Finiti i lavori, i quali devono assolutamente essere realizzati da professionisti specializzati e certificati con kit ed elementi di aziende che rispettano le normative in materia di sicurezza e omologazione, si può procedere con la richiesta di omologazione della vettura. In questo modo, se il veicolo risulterà a norma per la Motorizzazione Civile, sarà possibile aggiornare la sua carta di circolazione e quindi avere tutto il diritto di guidarlo nuovamente su strada, questa volta in modo ecologico e green.
Sostanzialmente, come riporta anche AutoScout24, il produttore deve essere accreditato dal Ministero dei Trasporti dimostrando la qualità del kit retrofit che intende mettere in commercio e poi le officine devono installare il kit seguendo le norme e le specifiche indicazioni ottenute dal produttore del kit. Insomma, l’utente finale non deve fare nulla se non scegliere il motore, la batteria e l’officina tra le opzioni certificate.
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Quanto costa applicare il Retrofit elettrico?

I costi variano in base alle modifiche da applicare ai vari modelli e possono raggiungere anche cifre relativamente importanti, anche superiori a circa 10.000€ in media, considerando anche che vanno aggiunte le spese di omologazione. Fortunatamente, esiste un bonus statale che mira a ridurre il peso di questi interventi e che cerca di sostenere il rinnovamento del parco veicoli attualmente circolante, nonostante ci siano state delle problematiche burocratiche e di coordinamento.
Nel dettaglio, il cosiddetto bonus retrofit prevede degli incentivi che coprono fino al 60% delle spese sostenute per la riqualificazione dell’auto. In totale, si possono ottenere fino a 3.500 euro per poter trasformare il proprio veicolo d’epoca.
Considerando che, in base al modello dell’auto, il costo maggiore è rappresentato dalla batteria e dalle aspettative sull’autonomia elettrica, va valutata l’intera operazione nel suo complesso e va analizzato anche il mercato delle auto nuove o usate per capire se ha senso convertire il proprio veicolo all’elettrico o se è più facile cambiarlo direttamente.
Se è possibile rientrare in un certo budget, i vantaggi sono tanti e può essere interessante salvare un’auto altrimenti destinata ad essere demolita ma se il peso della conversione sui propri risparmi risulta essere troppo elevato, potrebbe essere consigliabile guardare altrove.