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Cos’è la ricarica veloce
La ricarica veloce, anche detta rapida, è una delle tipologie di ricarica più apprezzate dagli automobilisti in quanto permette, in pochi minuti, di ottenere un ottimo livello di autonomia per riprendere facilmente il viaggio.
Rispetto alla ricarica domestica, o a quella effettuata presso le colonnine AC fino a 22kW, la ricarica rapida ha il vantaggio di essere molto più performante e di impiegare, appunto, molto meno tempo per essere completata. Tuttavia, la ricarica veloce arriva – solitamente – ad un massimo dell’80% della capacità del pacco batteria e, quindi, i tempi stimati tengono conto di questo margine.
Dove effettuare la ricarica veloce per l’auto elettrica
Le colonnine di ricarica veloce sono molto diffuse sul territorio nazionale e si trovano, principalmente, in grandi aree o parcheggi, come quelli dei centri commerciali o delle zone di servizio più servite. In ogni caso, non è difficile trovare colonnine rapide anche in città e, per ogni operatore, c’è una comoda app per smartphone che ne indica l’esatto posizionamento, la disponibilità, la potenza massima e il costo per kWh ricaricato.
Solitamente, giunti alla colonnina, si troveranno due tipologie di connettori, il CCS2 Combo e il CHAdeMO. Il primo ormai è lo standard europeo mentre il secondo è stato usato da molti produttori giapponesi ma è in via di abbandono in Europa per prediligere lo standard locale.
Quanto costa al kWh?
I costi per la ricarica rapida sono più elevati rispetto a quelli per la ricarica standard o domestica. Ovviamente, la velocità richiede maggiore potenza e una tecnologia più sofisticata.
Ad esempio, i principali operatori delle infrastrutture di ricarica prevedono un costo di circa 0,79€-0,89€ al kWh per la ricarica rapida. Facendo un rapido calcolo, se dobbiamo ricaricare l’80% di un pacco batteria da 60kWh in corrente continua a 100kW dovremo pagare 0,79€ per ogni kWh da ricaricare, ovvero 48kWh (l’80% della capacità indicata prima). Il totale, quindi, ammonterebbe a circa 37,92€, mediamente per coprire 300km. Ovviamente i consumi sono variabili e ogni auto ha un suo consumo di base che poi viene influenzato dalle condizioni esterne, dallo stile di guida e tanto altro.
Come abbiamo sempre detto, la ricarica rapida conviene se si sottoscrive un buon abbonamento flat oppure se si ha diritto a qualche promozione per abbassare il costo al kWh. In alternativa, i costi generalmente più elevati possono essere sostenibili per condizioni urgenti di ricarica ma non garantirebbero il giusto risparmio per l’uso continuativo. Di conseguenza, è prassi comune tra gli automobilisti di auto elettriche, ricaricare per pochi minuti l’auto alle colonnine veloci e pagare l’equivalente dei chilometri necessari a riprendere il viaggio e arrivare a destinazione per poi ricaricare completamente l’auto a casa o a destinazione.
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Quali auto supportano la ricarica rapida?
La maggior parte delle auto elettriche che supportano la ricarica DC, o a corrente continua, ha uno dei due connettori visti prima e può essere ricaricata alle colonnine rapide. Ovviamente, la potenza massima in ingresso dipenderà dalla vettura e determinerà anche la velocità di ricarica in relazione alla tipologia di colonnina scelta. Generalmente, ormai siamo abituati a vedere quasi tutti i produttori di auto integrare soluzioni di ricarica rapida che, in circa 30 minuti, ricaricano una buona quantità di energia per riprendere con serenità il viaggio.
Non c’è correlazione tra ricarica alle colonnine a corrente alternata AC e quelle rapide DC in quanto si tratta di due tipologie differenti di corrente. Dopotutto, la ricarica AC arriva fino a 22kW mentre quella DC arriva anche a 350kW.
Nel panorama attuale, molte auto supportano ormai ricariche veloci ad alta potenza, chiamate anche HPC. Si tratta, soprattutto, di auto molto performanti, spesso con architettura a 800V, che raggiungono potenze superiori ai 150kW per arrivare, appunto a 350kW.
La potenza delle colonnine di ricarica
In base alla potenza, le colonnine si suddividono in diverse tipologie, tra quelle fino a 50kW, quelle fino a 100kW o 150kW oppure le più potenti HPC fino a 350kW.
Ovviamente, ogni colonnina può erogare la giusta potenza in base all’auto da caricare, quindi se l’auto elettrica accetta massimo 150kW non sarà possibile raggiungere i 350kW. Per fare un altro esempio, un’auto che supporta la ricarica rapida a 50kW non avrà benefici se caricata con una colonnina da 100kW in quanto la potenza sarà regolata di conseguenza e sarà di 50kW.
In sostanza, vi consigliamo di tenere a mente la potenza massima accettata dalla vostra auto per valutare quale colonnina è più adatta, anche in termini di disponibilità e di prezzi. Inoltre, più la batteria è scarica più velocemente arriverà ad accettare potenze di ricarica elevate mentre, al contrario, la ricarica di una batteria già piuttosto carica impiegherà più tempo.
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