La Cina è una delle nazioni leader nella produzione di veicoli elettrici e sembra sia stata capace di creare una sorta di economia circolare; ecco cosa dicono i dati.
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I dati in merito all’economia circolare dei veicoli elettrici in Cina
I dati sull’economia circolare vedrebbero la Cina guidare Stati Uniti e Europa quando si parla di riciclo delle batterie delle auto elettriche in termini di pre-elaborazione e recupero dei materiali. Ancora, Circular Energy Storage si aspetta che, entro il 2030, la Cina abbia quasi quattro volte più batterie da riciclare rispetto al 2021.
Bloomberg ha però analizzato come le regole in merito al riciclo delle vecchie batterie attualmente in Cina siano una sorta di “selvaggio west”: ci si contenderebbe questa pratica, vista da molti come una vera caccia all’oro e alcuni utilizzerebbero anche i social media per poter ottenere contatti da persone che devono riciclare le batterie. Difatti, anche se la Cina ha delle linee guida da seguire rigidamente, queste risulterebbero difficili da far rispettare al momento.
Le linee guida impongono che le batterie riciclate permettano di recuperare il 98% del contenuto originale di cobalto e nickel e l’85% di litio. Questo è un fattore chiave per la Cina che deve importare gran parte dei materiali e che grazie all’economia circolare potrebbe diventare molto più autonoma.
I benefici dell’economia circolare nel settore automotive
Chiaramente, l’economia circolare nel settore delle auto elettriche, se ben strutturata e normata, potrebbe aiutare non solo da un punto di vista economico ma anche dal punto di vista ambientale, riducendo la necessità di estrarre nuove materie prime. Ancora, un’altra possibilità consisterebbe nel portare le batterie non più adatte all’uso su strada a funzionare in altre applicazioni, come ad esempio lo stoccaggio di energia. Bisognerà capire anche quando è tecnicamente preferibile riutilizzare una batteria e quando è più adatto il riciclo dei materiali.