Non si può parlare di mobilità sostenibile senza prendere in considerazione le microcar elettriche: piccoli veicoli in grado di soddisfare appieno le esigenze urbane, anche nel caso dei servizi di car sharing e di delivery.
Indice
Cosa sono le microcar elettriche?
Le microcar elettriche sono le auto più piccole presenti sul mercato e, solitamente, si caratterizzano per essere ad un solo posto o a due posti. Si tratta di veicoli a quattro ruote semplici, omologati come quadricicli, che possono essere guidati anche da conducenti minorenni.
Lo sviluppo di un’auto ad uno o due posti nasce per soddisfare le esigenze dei clienti che guidano solitamente da soli in città e che non necessitano dello spazio tipico offerto da un’auto tradizionale. Ovviamente, chi ha queste necessità potrebbe non voler scomodare l’auto principale per fare qualche km nel traffico cittadino. Ecco che la micromobilità elettrica diventa essenziale, alla stregua di uno scooter a zero emissioni allo scarico o di un monopattino elettrico.
A livello normativo, i quadricicli si dividono in due categorie a seconda delle specifiche tecniche.
Quadricicli leggeri | Quadricicli pesanti | |
---|---|---|
Patente necessaria | AM | B1 |
Massa in ordine di marcia | fino a 350kg | fino a 400kg |
Velocità massima | 45km/h | 80km/h |
Potenza | fino a 4kW | fino a 15kW |
Serve la patente per guidarle?
Come abbiamo affermato anche in merito agli scooter elettrici, la patente è necessaria per guidare una microcar, elettrica o termica che sia. Le microcar identificate come quadricicli leggeri richiedono almeno la patente AM (conseguita dai 14 anni o più) mentre quelli pesanti necessitano della patente B1 (conseguita dai 16 anni in su).
I vantaggi della micromobilità sostenibile
Il vantaggio di queste auto sta nei costi di gestione e nelle dimensioni che risultano perfette per l’uso urbano. Infatti, per spostarsi da soli o in due nel centro cittadino, una microcar elettrica ad un posto o a due posti può essere più indicata di uno scooter elettrico, soprattutto quando le condizioni meteo sono avverse.
Ovviamente, essendo omologate come quadricicli, le microcar elettriche non possono andare in autostrada e per questo offrono autonomie adeguate a coprire gli spostamenti cittadini essenziali.
Le auto così compatte beneficiano della trazione elettrica per essere agili e scattanti nel traffico e offrono al guidatore ridotte vibrazioni ed un buon comfort acustico. Il prezzo, come vedremo più avanti, potrebbe però rappresentare un ostacolo a primo impatto.
Quali sono le microcar elettriche più diffuse?
Solitamente, i produttori di microcar elettriche si distinguono dai classici produttori di autoveicoli anche se ci sono dei casi in cui i soliti marchi automobilistici entrano in questa fascia di riferimento, come Renault, Opel e Citroën.
Tra le microcar elettriche più diffuse troviamo:
- e-Aixam City
- Renault Twizy
- Citroën Ami
- Opel Rocks-e
- Tazzari Zero
- Microlino 2.0
- XEV Yoyo
Citroën Ami 100% elettrica per privati e professionisti
Questa microcar elettrica francese si caratterizza per il design particolarmente espressivo e per le dimensioni contenute. La Citroën Ami è infatti lunga 2,41 metri per 1,39 metri di larghezza. Il motore è da 6kW e viene alimentato da una piccola, ma efficiente, batteria da 5,5kWh che richiede 3 ore di ricarica domestica per garantire fino a 75km di autonomia con una velocità massima di 45km/h. I prezzi partono da circa 7600€ ed è disponibile anche una versione cargo per i professionisti, perfetta per le consegne in zone a traffico limitato.
Renault Twizy: una delle prime elettriche sul mercato
La Renault Twizy è stata una delle prime microcar elettriche sul mercato, lanciata più di dieci anni fa. Questa vettura è compatta e agile su strada e offre spazio per due passeggeri in tandem. La versione con motore elettrico da 45 km/h è in vendita a partire da 12.000€, mentre la versione più potente da 80 km/h parte da 13.000€.
Opel Rocks-e: la sorella della Citroën Ami
Non ci sono differenze sostanziali tra le due microcar, che appaiono solo distinte dal brand e da alcune piccole soluzioni stilistiche. Anche i prezzi sono in linea, circa 7990€ per la Opel Rocks-e, così come la disponibilità della versione “cargo” per le microconsegne.
e-Aixam City: la francese per la micromobilità
Aixam è da sempre sinonimo di minicar e ora approda nel mondo delle microcar elettriche con la gamma e-Aixam. La più economica e versatile del brand francese è la City con motore da 6kW e autonomia di circa 80km con una ricarica da 4 ore alla presa di casa. I prezzi sono più elevati e partono da 14.999€.
I prezzi delle microcar elettriche e gli ecoincentivi
Le microcar elettriche vengono proposte sul mercato a prezzi non estremamente economici, pur considerando le ridotte dimensioni: si va dai 7600€ a più di 14.000€ e, in alcuni casi, ad oltre 18.000€. Ma allora perchè vanno così di moda e vengono apprezzate da sempre più clienti?
Innanzitutto bisogna associare questa categoria di veicoli a quella degli scooter con il vantaggio che un quadriciclo del genere può essere usato tutto l’anno, anche in condizioni meteo avverse come il freddo e la pioggia invernali.
In più, una microcar permette alle auto tradizionali di macinare meno km e di essere soggette a meno sforzi in città; basti pensare a chi possiede un’auto a diesel da usare per ogni esigenza e poi si trova a far muovere in città un motore nato per i lunghi spostamenti, con tutti i problemi del caso (es: rischio d’intasare il FAP o DPF, rabbocco più frequente di AdBlue e via discorrendo).
Infine, una microcar elettrica può rappresentare un primo step verso la conversione all’elettrico per chi è ancora scettico in merito all’autonomia dei veicoli tradizionali.
Non mancano anche promozioni ed ecoincentivi per l’acquisto di questo genere di veicoli. Durante l’uso, l’anima più parca di queste vetture ad emissioni zero allo scarico si fa sentire sia nei costi di manutenzione ridotti sia nel basso prezzo per le ricariche casalinghe che non richiedono ore ed ore di attesa rispetto alle auto elettriche classiche.
Tra i vantaggi segnaliamo anche la facilità di parcheggio, l’esenzione dal pagamento del bollo e dalle strisce blu e tutti gli altri benefici legati alle auto elettriche che, come sempre, consigliamo di verificare in base alla regione e alla provincia di riferimento.
Il car-sharing: una declinazione perfetta per la vettura
Infine, il mondo del car-sharing può beneficiare della transizione all’elettrico per offrire ai clienti soluzioni di micromobilità sostenibile e perfette per l’uso cittadino oppure per i lunghi noleggi operativi. Come già avviene per monopattini elettrici e scooter elettrici, lo sharing di una microcar elettrica viene apprezzato sul mercato da tutti gli utenti che necessitano di un mezzo economico per muoversi su piccole distanze. Non a caso ci sono già diverse aziende produttrici, anche italiane, partner delle piattaforme di noleggio e car-sharing.